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In Stores Now…30 aprile 2021

MANCHESTER ORCHESTRA

The Million Masks of God
Il sesto disco della band statunitense è stupendo. L’indie rock proposto è melodico, stratificato, struggente e con rimandi in ambito emo, math e folk. Il sound è ormai un marchio di fabbrica del gruppo e le canzoni sono bellissime.

Brani da ascoltare: “Keel Timing”; “Annie”; “Telepath”; “Let It Storm”; “Way Back”

Voto: 8.5

THE CORAL

Coral Island
Decimo album per la band inglese, che per la prima volta ci propone un concept che si estende lungo due dischi. Il sound indie pop, che alterna deviazioni psych, è azzeccato per raccontare i personaggi presenti a Coral Island. È un buono lavoro, che non risulta ridondante nonostante la lunghezza e le parti recitate.

Brano da ascoltare: “Mist On The River”

Voto: 7.2

MATT SWEENEY & BONNIE 'PRINCE' BILLY

Superwolves
Dopo sedici anni il duo ripropone la fortunata collaborazione che aveva già prodotto “Superwolf”. La voce di Bonnie Prince Billy ed il suo naturale approccio country-folk si intrecciano molto bene con le chitarre di Sweeney, per un risultato finale più che buono!

Brano da ascoltare: “Make Worry For Me”

Voto: 7.0

TEENAGE FANCLUB

Endless Arcade
Undicesimo disco della band scozzese, il primo dopo la partenza di Gerard Love, voce, basso ed autore del gruppo. Le canzoni escono dalle cuffie come ti aspetti che escano delle canzoni dei Teenage Fanclub: un indie pop melodico. Manca il guizzo.

Brano da ascoltare: “The Sun Won’t Shine On Me”

Voto: 6.8

ROYAL BLOOD
Typhoons
È importante capire cosa si cerca in questo ascolto. Il duo di Brighton, Inghilterra, non è mai stato avanguardia. E per questo terzo disco lo sono ancora di meno. Il loro rock estremamente mainstream risulta godibile all’ascolto, ma dimenticabile subito dopo.

Brano da ascoltare: “Boilermaker”

Voto: 6.5

BEACHY HEAD

Beachy Head
Debutto per il progetto discrografico di membri degli Slowdive (Christian Savill), Flaming Lips (Matt Duckworth), Dreamend (Ryan Graveface) e Soft Cavalry (Steve Clarke). Siamo quindi in territorio dream-pop/shoegaze. Personalmente non ha detto molto, fino alla bellissima canzone finale.

Brano da ascoltare: “Destroy Us”

Voto: 6.3

JUAN WAUTERS

Real Life Situations
L’artista nato a Montevideo, Uruguay, ma trasferitosi anni fa a New York, propone un ulteriore esempio di strambo cantautorato pop. Il problema, in questo caso, è che i 21 frammenti (tra canzoni e parti parlate) sono davvero troppo difficili da mettere insieme e solo le illustri collaborazioni riescono a renderlo passabile.

Voto: 6.2

GIRL IN RED

If I Could Make It Go Quite
Debutto per il progetto discrografico di membri degli Slowdive (Christian Savill), Flaming Lips (Matt Duckworth), Dreamend (Ryan Graveface) e Soft Cavalry (Steve Clarke). Siamo quindi in territorio dream-pop/shoegaze. Personalmente non ha detto molto, fino alla bellissima canzone finale.

Voto: 5.8