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In Stores Now…2 aprile 2021

DRY CLEANING

New Long Leg
Esordio discografico sulla lunga distanza per questa band di Londra. Catalogandoli in territorio post-punk dobbiamo dire che lo declinano in maniera personale. La frontwoman Florence Shaw con il suo spoken word catalizza l’attenzione e ti spinge in un altro mondo. Molto bene.

Brani da ascoltare: Scratchcard Lanyard”; “Her Hippo”; “Every Day Carry”

Voto: 7.8

RYLEY WALKER

Course In Fable
Quinto album per il cantautore americano che, sempre alla ricerca di nuovi territori musicali e nuove collaborazioni, abbandona il folk rock degli esordi, per avvicinarsi al prog-rock. Il tutto completato da una pesante spolverata di psych-folk. Dal terzo brano il disco cambia marcia.

Brani da ascoltare: “A Lenticular Slap”; “Axis Bent”; “Shiva With Dustpan”

Voto: 7.7

GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR

G_d's Pee AT STATE'S END!
Il settimo album della band è una cavalcata (post-rock, ovviamente) intensa, malinconica, post-apocalittica, ma che non disdegna momenti di speranza. Dopo 27 anni di carriera, il gruppo sa ancora farsi egregiamente valere.

Brani da ascoltare: “First of the Last Glaciers”; “Fire at Static Valley”

Voto: 7.3

GLASVEGAS

Godspeed
Dopo quasi otto anni torna la band scozzese, che non è mai riuscita a bissare il successo degli esordi. E non per problemi qualitativi. James Allan sa scrivere, cantare e produrre molto bene un sound (indie) rock dai forti richiami anni ’80.

Brano da ascoltare: “Keep Me a Space”

Voto: 7.0

THE NATVRAL
Tethers
Chiuso il capitolo Pains Of Being Pure At Heart alcuni anni fa, Kip Berman ritorna sulle scene con un nuovo progetto musicale. In questa nuova versione propone un folk-rock fortemente di stampo americano, rilassato, da padre di famiglia.

Brano da ascoltare: “Sun Blisters”

Voto: 6.8

DU BLONDE

Homecoming
Quarto album per la cantautrice Beth Jean Houghton, che questa volta ci propone un sound un po’ punk, un po’ glam, un po’ grunge, un po’ garage. Insomma, per i miei gusti, un mischione non perfettamente riuscito.

Voto: 6.4

THE SNUTS

W.L.
Disco di esordio per la band scozzese, che è salito subito in vetta alla classifica inglese. Il gruppo aveva già fatto parlare molto di sé, grazie al successo dei primi singoli. Diciamolo chiaramente: l’originalità qui non è di casa. L’indie rock è invero molto pop, molto studiato a tavolino. È un peccato perché i brani dei primissimi esordi promettevano.

Voto: 6.0

THE FRATELLIS

Half Drunk Under a Full Moon
Sesto disco per la band scozzese che cerca di maturare con un pop infarcito di archi, ottoni e cori. Per quanto si possa apprezzare il tentativo, personalmente, ho trovato almeno la metà delle canzoni scarsamente interessanti.

Voto: 5.0